9 GIORNI
di Gilly Macmillan
Newton Compton Editori
2015
Thriller
Rachel Jenner è sconvolta e in preda al panico: suo figlio Ben, di soli otto anni, è scomparso, e lei non sa come affrontare questa tragedia. Inoltre, a peggiorare la situazione, ci sono gli obiettivi della stampa e le telecamere delle TV che seguono lo sviluppo del caso e le stanno con il fiato sul collo. È vero, ha commesso una leggerezza: ha perso per un attimo di vista Ben e lui è sparito e ora tutto il Paese pensa che lei sia una madre sprovveduta e vada condannata. Ma cosa è successo veramente in quel tragico pomeriggio? Stretta fra il dramma di aver perso il figlio, le sempre più serrate indagini della polizia e la pubblica gogna dei media, Rachel deve affrontare un’altra agghiacciante realtà: tutto quello che sa di sé e dei suoi cari si rivela una gigantesca bugia. E non c’è più nessuno, nemmeno nella sua famiglia, di cui la donna possa fidarsi. Il tempo stringe e forse il piccolo Ben potrebbe essere ancora salvato, ma l’opinione pubblica ha già deciso. E tu, da che parte starai?
Questo libro mi è piaciuto molto. Ho apprezzato, prima di tutto, lo stile narrativo utilizzato che si divide in tre punti di vista: quello di Rachel, la madre del bambino scomparso, quello del detective che si occupa del caso e quello della psicoterapeuta che segue il detective per aiutarlo a superare lo stress accumulato al lavoro. Rachel è una madre single, suo marito l’ha lasciata per un’altra donna e adesso aspetta un figlio da lei. Litigi familiari, gelosie, minacce fanno parte dello scenario familiare in cui Ben si trova a vivere e che lo mettono nella condizione di non fidarsi più dei suoi genitori per non scatenare ulteriori gelosie. Così gli viene del tutto naturale, al parco, fidarsi di quella persona che in un attimo lo prende e lo porta via. E lì comincia il calvario perchè chi può voler far male a un bambino di otto anni? Qualcuno che ce l’ha coi genitori? Magari un paziente insoddisfatto del padre chirurgo? Oppure la zia che per anni ha nascosto un segreto terribile?
Il ritmo è incalzante, la descrizione dei personaggi molto empatica. Ho vissuto il dramma con Rachel, sperando insieme a lei nel lieto fine (che vi assicuro non è assolutamente scontato, fino alla fine non saprete come andrà a finire il libro), in un crescendo di ansia che è raro trovare in un libro. Quindi mi reputo assolutamente soddisfatta di questa lettura e lo consiglio a tutti gli amanti di genere non troppo sensibili.